Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi, lancia l’allarme: “Colletti bianchi e personale socio – sanitario a nuovo rischio aggressioni nel post COVID”

Già nei mesi passati, prima dello scoppio della pandemia da COVID – 19 le cronace di giornali e telegiornali riportavano notizie sconvolgenti ed allarmanti. Al centro delle cronache, troppo spesso, medici, infermieri e personale socio – sanitario, vittime di terribili aggressioni da parte dei parenti di pazienti oppure oggetto di denunce, spesso immotivate e senza fondamento, che però provocano dispendio di risorse economiche e nervose, con inevitabili ricadute sul lavoro quotidiano dei professionisti del settore. Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi, pool legale da anni al sostegno dei camici bianchi e dell’intera categoria socio – sanitaria, lancia l’allarme e, preoccupato, afferma: “C’è il rischio del ritorno di aggressioni a medici e infermieri con la riapertura delle attività ambulatoriali e mediche: il personale sanitario è allo stremo delle forze e le persone sono spaventate e arrabbiate, questo potrebbe far riesplodere il fenomeno”. 

Le parole di Massimo Tortorella, Presidente del team Consulcesi arrivano a corredo dell’esame che la Camera dei Deputati, dopo il parere positivo del Senato, ha dedicato  al disegno di Legge ‘anti-violenza in corsia’. L’epidemia e il conseguente confinamento hanno imposto uno stop decisivo al fenomeno delle aggressioni; inoltre, il disegno di legge prevede pene severe fino a 16 anni per chi aggredisce Medici, Operatori sanitari, Socio-sanitari o incaricati di pubblico servizio nell’esercizio di attività di cura, assistenza sanitaria e soccorso, sanzioni amministrative da 500 a 5mila euro, procedibilità d’ufficio e obbligo per le aziende sanitarie di costituirsi parte civile nei processi. Inoltre, il disegno di legge ha previsto anche protocolli operativi con le forze di polizia per garantire interventi tempestivi e la costituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza dei professionisti nell’ambito sanitario e socio- sanitario. Con il graduale ritorno alla normalità e il passaggio alla fase 2, il presidente di Consulcesi Massimo Tortorella ha evidenziato come la pandemia abbia stremato la classe medica ed il personale socio – sanitario, fino al sacrificio delle lore vite. Classe medica e personale socio – sanitario che prova uno stato di sfinimento non solo fisico, ma anche psicologico. Inoltre, il COVID ha messo a dura prova la popolazione, preoccupata per il futuro, per il lavoro e psicologicamente stremata dall’emergenza. Questo potrebbe acuire le sensazioni di rabbia e frustrazione. Pertanto, Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi, teme un nuovo inasprimento di questi episodi di violenza, già prima presenti a causa delle carenze nelle strutture, dei turni di lavoro estenuanti e della lunghezza delle liste di attesa. Le conseguenze della pandemia, dunque, potrebbero aggiungersi a queste pregresse cause e far scoppiare nuovi episodi di violenza.

Emergenza COVID – 19, il pool legale Consulcesi ha donato dispositivi di protezione e tecnologie per 1 milione di euro

Il pool legale Consulcesi, da anni punto di riferimento per medici e personale socio – sanitario, ha fornito il suo contributo concreto anche nel momento di massima emergenza sanitaria nel corso della pandemia da COVID – 19. Infatti, Consulcesi ha donato 230 Tablet, 67 mila mascherine FF 2 e FF 3, 10 mila tute e 55 ventilatori alle strutture ospedaliere. Inoltre, ancora il team Consulcesi ha messo a disposizione piattaforme di formazione e comunicazione per medici e operatori sanitari, fruibili anche dai pazienti, affinché questi ultimi potessero mantenere i contatti con la famiglia. L’investimento affrontato da Consulcesi è stato pari ad 1 milione di euro. Di certo, oltre che un supporto concreto e fattivo, l’azione di solidarietà di Consulcesi ha rappresentato anche una sorta di riconoscimento per chi, come medici ed operatori socio – sanitari, ha dimostrato fiducia e consentito a Consulcesi, di diventare, nel corso degli anni il più importante pool legale e di formazione a favore della categoria, supportando oltre 120 mila camici bianchi. Il presidente di Consulcesi Massimo Tortorella ha spiegato così, nei giorni più caldi e drammatici dell’emergenza sanitaria, l’azione del pool a favore di ospedali e pazienti: “Consulcesi è nata per stare al fianco degli operatori sanitari ed oggi più che mai è un nostro preciso dovere fare tutto quello nelle nostre possibilità per supportarli”. Riconoscendo come il momento storico vissuto sia stato il più difficile mai affrontato dalla categoria medica e socio – sanitaria, Massimo Tortorella ha voluto che Consulcesi fornisse un aiuto concreto laddove proprio dove si era palesato il bisogno maggiore, proprio il luogo di lavoro. Corsie di ospedali dove, come ha sottolineato Massimo Tortorella, Presidente del team legale Consulcesi, non c’erano mascherine, tute e dispositivi di protezione. Inoltre, Consulcesi ha donato anche alcuni tablet perché i pazienti, al momento impossibilitati nei contatti con i loro cari, avessero una comunicazione, almeno virtuale, con la famiglia. Il team legale Consulcesi ha effettuato la donazione, suddividendo il materiale in base alle necessità palesate nelle diverse strutture ospedaliere. La mappa delle donazioni si è strutturata nel seguente modo: 10mila mascherine, 7 ventilatori fissi a favore dell’Ospedale San Matteo Pavia; 5mila mascherine, 2mila tute, 8 ventilatori fissi per l’Ospedale di Locarno; 30mila mascherine, 5mila tute, 35 ventilatori fissi, 150 tablet per l’Ospedale Fiera di Milano; 70 tablet per il Comune e l’Ospedale del Ticino; 5mila mascherine a favore dell’Ordine dei Medici di Bergamo;  3mila mascherine a favore della Federazione Italiana Medici Medicina Generale; 3mila mascherine per il Segretariato Italiano Giovani Medici; 300 mascherine e 30 tute per la Sanità di Frontiera Onlus; 3mila mascherine per FederFarma Roma; 5mila mascherine a favore dell’Ordine dei Medici di Roma; 3mila mascherine per FederFarma Torino; 5mila mascherine a favore di FNOPI (Infermieri). Accanto a donazioni concrete di dispositivi di protezione e di sicurezza, Consulcesi ha approntato progetti formativi dedicati a medici, personale socio – sanitario e pazienti comuni. Il progetto comprende un libro e un Docufilm che, riportando importanti contributi di esperti, approfondirà le conoscenze e le criticità in tema di COVID – 19. Massimo Tortorella, presidente del pool Consulcesi, ha affermato che “la formazione rappresenta l’arma più potente nel lungo periodo tra gli operatori sanitari per aggiornare le proprie conoscenze, rispondendo all’obbligo Ecm, ma anche per creare dei protocolli sanitari a livello nazionale ed internazionale”. Infatti, il docufilm formativo, intitolato “Covid-19 – il virus della Paura” grazie alle capacità evocativa del linguaggio cinematografico, alle potenzialità delle tecnologie più innovative, al sostegno scientifico dei più noti esperti ed istituzioni mondiali, “analizzerà anche il fenomeno delle psicosi alimentato anche da teorie complottiste e fake news”, ha concluso Massimo Tortorella, presidente del team legale Consulcesi.

Consulcesi, denunce contro medici, da eroi a capri espiatori

Spreco soldi e tempo, maggioranza si risolvono con nulla di fatto 

“È da poco iniziata la fase due e già osservo le avvisaglie di un fenomeno che avevamo previsto durante il periodo di lockdown, la trasformazione dei medici da eroi a capri espiatori”. Così Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi, realtà legale di tutela dei medici, in merito alle notizie di denunce e azioni legali contro le strutture ospedaliere e i sanitari per presunti danni ai cittadini e per accertare responsabilità mediche per i morti da coronavirus. 

“Azioni inopportune – aggiunge Tortorella – innanzitutto perché hanno poco fondamento nella realtà, con l’unico scopo di far sprecare tempo ai cittadini e ai consumatori. La maggior parte delle cause intentate contro i professionisti sanitari si risolvono con un nulla di fatto. Pochi giorni fa, il procuratore aggiunto di Roma Nunzia D’Elia, ha dichiarato di registrare più di una denuncia al giorno per responsabilità medica ma di avere un tasso di archiviazione del ben 80%. E non solo sono inutili, queste azioni legali procurano danni: illudono i cittadini e intasano i tribunali, cosa che non possiamo permetterci in questo momento”. “Sono iniziative – conclude Tortorella – meschine dal punto di vista ideologico perché in questo momento i professionisti sanitari sono sotto pressione e quindi invece che farli diventare da eroi a capro espiatorio, pensiamo a difenderli perché quando finirà questa situazione si troveranno stremati, a forte rischio di esaurimento e burnout e con risorse economiche azzerate, e a pagarne le conseguenze saremo tutti noi”.

Coronavirus, celebrities social ‘testimonial’ anti fake news per la Protezione Civile

Calciatori, attori, personaggi dello spettacolo ed influencers testimonial “anti fake news”. In tanti hanno usato i loro profili per promuovere l’e-book, promosso da Consulcesi, dal titolo “Covid 19- il virus della Paura” il cui ricavato andrà a sostegno delle iniziative della Protezione Civile. Tra quelli che hanno raccontato l’iniziativa il campione del mondo Luca Toni, il bianconero Douglas Costa ed il portiere Mattia Perin. E ancora la PR celebrities Raffaella Zardo, l’imprenditore digital Gianluigi Ballarani, il modello Edoardo Santonocito, l’artista Stefano Monda (sui social noto come Steart_Steart e popolare come artist creator sullo stile Simpson), le Dj Nausicaa e Jay & Jas, Viviana Edera (la fotografa dei rapper) ed il loro social media manager Alessandro Riggio hanno utilizzato i loro profili social per promuovere “il vaccino contro le fake news” Covid-19 il virus della paura: il primo e-book in italiano e inglese espressamente dedicato al contrasto dell’infodemia e delle bufale, una mappa utile per orientarsi nel caos di informazioni e uno strumento prezioso in vista della fase 2. 

Sui social il @progettocovid19 il virus della paura è diventato subito virale: le pagine social dedicate stanno raggiungendo migliaia di followers in pochi giorni e personaggi famosi hanno aderito con entusiasmo. “C’è una grande fame di notizie sul coronavirus – dichiara Massimo Tortorella, presidente Consulcesi e promotore dell’iniziativa – ma spesso ci imbattiamo in bufale e fake news che generano confusione e ansia nelle persone. Per questo abbiamo pensato che fosse nostro dovere dare una mano con quello che sappiamo fare meglio: formazione e informazione sanitaria. Da qui nasce il progetto sul coronavirus che vede oltre all’ebook anche una collana di formazione a distanza per medici e un docufilm in uscita”. Dal “paziente zero” alla “Cassandra” di Whuan, l’ebook raccoglie autorevoli interventi e fonti scientifiche fugando ogni dubbio sulle ipotesi fantasiose sulla creazione del virus in laboratorio in Cina e su altre fake news in circolazione. In copertina, l’opera “Infermiera con l’orecchino di perla” dell’artista italiana Lady Be, rielaborazione del celeberrimo quadro del pittore seicentesco Johannes Veermer “La ragazza col turbante”, meglio nota come “La ragazza con l’orecchino di perla”, che veste i panni di un’infermiera che indossa una mascherina. L’ebook è disponibile al costo di 4,99 euro, a breve anche in lingua inglese. Per info sul progetto e per acquistare il libro: www.covid-19virusdellapaura.com/ebook/.