L’avvocato Francesco Del Rio, partner di Consulcesi & Partners: «Il professionista si è rivolto a Consulcesi per recuperare la somma. Transazione avvenuta dopo lettera di diffida (gratuita) e decreto ingiuntivo». Recuperati complessivamente 307mila euro
Il problema dei mancati pagamenti per prestazioni lavorative effettivamente eseguite è comune a tutti i liberi professionisti. Gli operatori sanitari, ovviamente, non fanno eccezione. A volte si tratta di poche migliaia di euro e può capitare che il professionista preferisca considerare la somma come persa piuttosto che impelagarsi in un iter stragiudiziale e, magari, in un contenzioso giudiziario che hanno comunque un costo. In altri casi, invece, parliamo di somme decisamente più elevate. È il caso di un medico che di recente è riuscito a ottenere circa 150mila euro dalla clinica, presso la quale svolgeva la sua prestazione in regime libero professionale, per operazioni effettuate e non retribuite.
«È comune che, nonostante il lavoro svolto da un professionista, rimangano crediti in sospeso – spiega l’avvocato Francesco Del Rio, partner di Consulcesi & Partners, la rete di legali che ha preso in carico il professionista risarcito –. In particolare, per un libero professionista è molto difficile tenere conto di tutti i pagamenti ricevuti in modo efficiente».
Nel caso di specie, il medico si è rivolto al Gruppo Consulcesi per usufruire del servizio relativo alle lettere di diffida previsto nella membership Club. «Tra queste – spiega l’avvocato Del Rio –, ne esiste una specifica per il recupero dei crediti professionali. Il cliente di Consulcesi Club ha la possibilità di attivare il servizio di diffida, ottenendo l’assistenza legale per la verifica della documentazione relativa a fatture non pagate dai clienti. In caso di necessità, viene redatta una lettera di diffida al debitore, in questo caso la clinica a cui forniva la sua prestazione, per richiedere il pagamento del dovuto. Il tutto a titolo completamente gratuito».
Nello specifico, il medico ha ottenuto oltre 150mila euro dopo la diffida preparata dai legali di Consulcesi & Partners e il successivo accordo a seguito di notifica del decreto ingiuntivo. Ma un altro professionista ha ottenuto oltre 90mila euro successivamente alla sola lettera di diffida. Altre somme ottenute di recente sono 25mila euro dopo diffida e decreto ingiuntivo e 2.250 euro dopo solo diffida. Le somme sono, peraltro, comprensive degli interessi accumulati nel periodo in cui erano in sospeso.
«Attraverso il servizio di diffida per la richiesta di pagamento di crediti inevasi – spiega ancora l’avvocato Del Rio –, sono stati recuperati complessivamente 307mila euro senza che i clienti abbiano dovuto sostenere spese ulteriori, eccezion fatta per quelle di assistenza giudiziale nei soli casi di presentazione dei decreti ingiuntivi. Il servizio di diffida include anche la gestione delle trattative: se il debitore risponde o propone un accordo (come dilazioni o sconti), l’assistenza legale continua senza costi aggiuntivi, inclusa la stesura di una scrittura privata per definire i termini dell’accordo, se necessaria», conclude.