Emergenza Dengue: 10 raccomandazioni per viaggiare sicuri

Allarme Dengue, cresce la preoccupazione anche in Italia: si contano 24 nuove infezioni in un mese. Lo riporta l’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità. Nel mirino, l’epidemia record in Sudamerica:
oltre 3 milioni di casi dall’inizio di quest’anno, come riferisce l’Organizzazione mondiale della sanità. Da inizio 2024, sono 283 i casi confermati di Dengue segnalati all’ISS in Italia, con un picco tra i mesi di febbraio e aprile, tutti associati a viaggi all’estero.
Con l’obiettivo di formare i professionisti sanitari e permettere loro di informare la popolazione generale su questo virus emergente, è nato il corso “Febbre Dengue: facciamo chiarezza“ (1.5 ECM), tenuto dal Prof.
Massimo Andreoni (SIMIT) e organizzato da Consulcesi Club. Il Corso di formazione continua in medicina, fruibile in modalità a distanza e disponibile gratuitamente con la sola registrazione a Consulcesi Club, offre
un approfondimento sulle implicazioni epidemiologiche, diagnostiche e gestionali della Dengue nel contesto italiano. È il primo corso in Italia registrato all’Agenas a trattare specificatamente il tema della Dengue.
La febbre Dengue: cos’è
La febbre Dengue è una malattia infettiva diffusa dalla zanzara Aedes. Le manifestazioni del virus includono: febbre alta, mal di testa con dolore attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, e in alcuni casi un esantema diffuso che compare dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. Di recente è stata segnalata una grande epidemia in Sudamerica ed in particolare Brasile e Argentina. La maggior parte dei casi si manifesta con una lieve malattia, simile a un’influenza. Il 5% dei pazienti è colpito da una forma più acuta, che può provocare complicazioni gravi con
danni alle funzioni vitali degli organi, fino alla morte. La sua diffusione è preoccupante anche in paesi come l’Italia, dove – pur se assente la zanzara Aedes – la presenza della zanzara tigre aumenta il rischio di trasmissione locale, in quanto anche quest’ultima può fungere da vettore. Nel 2023, infatti, i casi autoctoni di Dengue in Italia sono stati 82.
Dieci raccomandazioni per affrontare l’epidemia
Nel corso ECM di Consulcesi Club, il prof. Andreoni ha condiviso preziosi consigli per i viaggiatori e coloro che ritornano da zone a rischio di febbre Dengue. L’esperto ha anche dato delle raccomandazioni rivolte alle Istituzioni e alle strutture Sanitarie.

Tra queste:
Vaccinazione: quando si viaggia in zone ad alta endemia come il Brasile per lavoro, la vaccinazione è raccomandata come prima indicazione. Per soggiorni brevi, sono consigliati repellenti cutanei, abbigliamento protettivo e altre misure cautelative per ridurre il rischio di punture di zanzare.
Misure preventive per viaggiatori: Avere dei vestiti a manica lunga e con i pantaloni lunghi soprattutto nelle ore in cui le zanzare sono più aggressive, quindi la mattina presto oppure nella tarda serata. I vestiti meglio chiari perché il colore chiaro non è amato dalle zanzare. Usare anche repellenti. Quindi, utilizzare anche sistemi all’interno delle abitazioni contenenti sostanze che a lento rilascio cacciano le zanzare. In sintesi, usare tutta quella serie di interventi finalizzati a ridurre il rischio di essere raggiunti dalle zanzare.
Consigli per chi rientra da zone a rischio: è essenziale essere consapevoli dei sintomi della dengue, quali febbre alta, dolori articolari e rash cutaneo, e consultare immediatamente un medico in caso di manifestazione di tali sintomi entro cinque-sei giorni dal ritorno da viaggi in zone endemiche.
Strategie di prevenzione in Italia: con tutti i casi di dengue attualmente importati, è fondamentale adottare misure di controllo ambientale per prevenire la trasmissione locale della malattia. Questo include
l’isolamento dei pazienti infetti, la disinfestazione ambientale e il monitoraggio attivo dei casi.
Monitoraggio attivo dei casi: è essenziale che i medici di medicina generale siano in grado di individuare precocemente i casi di dengue, tenendo comunque presente che il 50% dei soggetti infettati rimangono
asintomatici. Un monitoraggio attivo dei sintomi con la segnalazione di viaggi in zone endemiche è fondamentale per prevenire la trasmissione locale della malattia.
Comunicazione medico-paziente: ai primi sintomi sospetti bisogna parlare con il proprio medico curante. Ricordargli che si è rientrati da un viaggio in una zona in cui c’era endemicamente la dengue. Questo è molto importante, perché oltre a essere curati in maniera tempestiva, riduciamo la diffusione. Infatti, il paziente deve fare attenzione ed evitare di essere punto da una zanzara che può quindi trasmettere la malattia ad altre persone.
Contrastare l’endemicità in Italia: le strategie per prevenire che l’Italia diventi un paese endemico richiedono un approccio complesso e mirato. È fondamentale ridurre al minimo la circolazione delle zanzare attraverso la disinfestazione ambientale e il monitoraggio attivo dei casi di dengue.
Gestione dei pazienti contagiati: quando si identifica un paziente infetto, è cruciale isolare il paziente per prevenire ulteriori punture di zanzara che potrebbero trasmettere la malattia ad altre persone. E’ anche
importante bonificare l’ambiente in cui il paziente vive, utilizzando insetticidi per eliminare le zanzare.
Coinvolgimento delle autorità sanitarie: è necessario un coordinamento internazionale stretto tra autorità sanitarie, operatori sanitari e cittadini per implementare efficacemente le misure preventive e di controllo
della dengue.
Informazione e sensibilizzazione: infine, è fondamentale educare la popolazione sull’importanza della prevenzione della dengue e sulle misure da adottare per proteggere sé stessi e gli altri dalla malattia. Per informare i pazienti, è necessario innanzitutto formare i medici e i professionisti sanitari.

Massimo Tortorella

Il 65% dei pazienti utilizzerebbe una terapia digitale

Il 65% dei pazienti utilizzerebbe una terapia digitale proposta dal medico curante, in particolare se consentisse di migliorare lo stile di vita e lo stato di salute (77%) e avere maggior consapevolezza della propria patologia (72%).
Entro 5 anni l’intelligenza artificiale rivoluzionerà la medicina personalizzata.
Sono alcuni dati della ricerca dell’Osservatorio Life Science Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, in collaborazione con Alleanza Malattie Rare, Apmarr, Fand, FederAsma e Onconauti,
Già oggi – spiega la ricerca – ci sono strumenti digitali per il monitoraggio a domicilio del paziente, come sensori, app per la salute e real-world data, entro breve ci sarà l’IA applicata alla medicina personalizzata e le cosiddette terapie digitali (DTx), “soluzioni digitali validate clinicamente per integrare o sostituire le terapie tradizionali, per cui in Italia non esiste ancora una normativa di riferimento”.
Circa la metà dei medici specialisti coinvolti nella ricerca grazie a Consulcesi Homnya, Amd, Ame, Fadoi e Simfer, e dei medici di medicina generale, coinvolti grazie alla Fimmg, sarebbe disposta a prescrivere una terapia digitale se ne avesse la possibilità, soprattutto se certi che il paziente possegga le competenze digitali per un corretto utilizzo (72% dei medici specialisti e 69% dei Mmg). Tra i principali benefici riconosciuti dai medici specialisti, emerge la possibilità di avere a disposizione un maggior numero di dati a supporto sia della ricerca clinica (68%) che per prendere decisioni (65%).
A livello internazionale l’Osservatorio Life Science ha censito 93 terapie digitali già presenti: il 37% nella psichiatria, il 14% nell’endocrinologia, il 10% nella reumatologia e il 10% nell’oncologia. E’ di circa 500 euro
il prezzo medio di un trattamento di 90 giorni. Dall’analisi emerge inoltre che per le imprese pharma, biotech e medtech “le barriere a investire nel digitale sono soprattutto la difficoltà di quantificare i benefici derivanti dagli investimenti e mancanza di competenze digitali”.

Massimo Tortorella

Legali Consulcesi: “Più azioni su emergenza clima”

Per Onu in 5 anni più che raddoppiate sentenze in materia

“Le sempre più numerose azioni legali portate avanti dai cittadini, per chiedere ad Istituzioni pubbliche e private risposte e prese di responsabilità per l’emergenza climatica in corso, stanno contribuendo a rafforzare la consapevolezza del diritto a vivere in un ambiente ‘pulito, sano e sostenibile’. Un diritto riconosciuto come universale dalle Nazioni unite ma ancora troppo spesso negato, anche in Italia”. È la riflessione, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente 2024, dei legali Consulcesi, network
internazionale impegnato nella tutela dei diritti dei cittadini, che sta portando avanti l’azione collettiva Aria pulita.
Secondo gli ultimi dati contenuti nel Global Climate Litigation Report: 2023 dell’Unep (il programma per l’ambiente delle Nazioni unite) negli ultimi 5 anni il numero di azioni legali in materia di giustizia climatica è più che raddoppiato, passando da 884 nel 2017 a 2.180 nel 2022. Come emerge ancora dal rapporto – si legge in una nota – le corti internazionali si dimostrano sempre più a sostegno della protezione dell’ambiente e della salute umana, riconoscendo il legame tra la violazione di diritti fondamentali e la mancata o insufficiente azione degli Stati nel contrastare la crisi ambientale e climatica.
“Sempre più istituzioni giudiziarie, basti pensare alle due recenti pronunce della Cedu e del Tribunale del Mare – osserva Bruno Borin, a capo del team legale di Consulcesi – confermano che gli Stati, in quanto garanti dei diritti umani fondamentali – come il diritto alla vita, alla salute, a un ambiente sano e a un clima sicuro – hanno la responsabilità di agire. Di fronte agli allarmanti dati sulle problematiche ambientali – dall’inquinamento dell’aria al riscaldamento globale fino ai più recenti eventi climatici estremi – è lecito e doveroso da parte dei cittadini chiedersi, e chiedere ai giudici, se le politiche nazionali applicate siano realmente efficaci nel raggiungere gli obiettivi climatici stabiliti”.

Consulcesi, “attraverso l’azione collettiva Aria pulita – aggiunge Borin – ribadisce la necessità di fare di più per ripristinare l’ambiente a partire dall’inquinamento atmosferico. Lo smog, infatti, rappresenta un’emergenza sanitaria e ambientale che ogni anno solo in Italia causa 80mila decessi prematuri all’anno, oltre che aggravare patologie e pesare sulla spesa sanitaria pubblica. Milioni di cittadini in Italia hanno respirato e continuano a respirare ‘aria avvelenata’, vedendosi negato il diritto a vivere in un ambiente
salubre”, sottolinea il legale Consulcesi ricordando le due storiche sentenze (del 10/11/2020 e del 12/05/2022) della Corte di Giustizia Europea. Attraverso queste, la Corte Ue ha richiamato e poi condannato l’Italia per aver superato i limiti stabiliti per Pm10 e NO2 nell’aria dalla Direttiva 2008/50/CE
(recepita nel Decreto legislativo n.155/2010).
Per dare voce alla preoccupazione dei cittadini – ricorda la nota – il team di legali Consulcesi ha deciso di avviare un’azione collettiva denominata Aria pulita, volta a chiedere un risarcimento e più tutele per la salute di tutti. In totale, sono circa 40 milioni i cittadini costretti a respirare aria malsana e potenzialmente dannosa per la salute e che, per questo, possono richiedere un risarcimento allo Stato e alle Regioni, aderendo ad Aria Pulita. Partecipando all’azione collettiva si avrà quindi, non solo, la possibilità di ottenere
un risarcimento equo per la violazione del diritto a vivere in un ambiente salubre, ma anche di prendere in mano la salute propria e quella dei propri cari. Per aderire basta dimostrare, attraverso un certificato storico di residenza, di aver risieduto tra il 2008 e il 2018 in uno o più dei territori coinvolti. Per scoprire se e come partecipare all’azione legale, Consulcesi mette a disposizione il sito aria-pulita.it.

Massimo Tortorella

Vermocane, ricci, tracine e meduse, un corso su pericoli e rimedi

Dal vermocane ai ricci di mare, dalle meduse alle spugne, le acque del mar Mediterraneo ospitano una vasta gamma di nuovi organismi che possono provocare reazioni avverse o addirittura avvelenamento. Il nostro mare muta a causa il cambiamento climatico e con esso i suoi abitanti. Quindi, prima ancora dei pazienti, è fondamentale che i medici e tutti gli operatori sanitari siano immediatamente aggiornati sui nuovi pericoli che arrivano dai fondali marini. Per questo motivo sulla piattaforma Consulcesi Club è disponibile il corso multimediale “Animali e organismi marini: pericoli e rimedi”, obiettivo: fornire un aggiornamento puntale ed esaustivo sulle tecniche di primo soccorso indispensabili per intervenire nei casi di intossicazione o trauma causati dal vermocane e dagli altri animali marini diffusi nel Mediterraneo. Il
corso di educazione continua in medicina è rivolto a medici, infermieri e tutti i professionisti sanitari.
All’interno del corso – riporta una nota – si trovano utili raccomandazioni su come comportarsi, a cura di Daniele Manno, istruttore di Remote e Military Life Support) e del professor Giuseppe Petrella, Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Queste le indicazioni principali sui pericoli al mare: se ci si imbatte in un vermocane, il cui veleno provoca bruciore, eritema, prurito e intorpidimento, occorre rimuovere setole infisse nella cute, applicare aceto, ammoniaca o soluzioni di bicarbonato, anestetici locali, cortisonici e antibiotici. Nel caso della medusa, il veleno provoca dolore urente, eritema diffuso e possibile edema. Le
cose da non fare: sciacquare con acqua dolce, grattare, coprire con ghiaccio, esporre la pelle al sole e applicare creme cortisoniche. Al contrario, occorre sciacquare con acqua di mare, rimuovere nematocisti e filamenti con il dorso di un coltello, usare aceto da cucina, usare cloruro di alluminio, usare rocce o sabbia calde (le tossine delle meduse sono termolabili).
Le spine del riccio di mare possono provocare noduli, edema, scleroderma. In tal caso il trattamento prevede impacchi di aceto, immersione nell’aceto, intervento chirurgico (in casi estremi) se i frammenti di spina sono infissi profondamente, inoltre è suggerita l’antitetanica. E ancora: la puntura di tracina causa dolore che può durare per giorni, possibili convulsioni e sincopi, eritema, edema ed ecchimosi multiple. Il trattamento – spiegano da Consulcesi Club – consiste nell’applicare cloruro di alluminio, suggerite copertura
antibiotica e profilassi antitetanica. “È importante che anche i professionisti sanitari siano preparati e sempre aggiornati per affrontare al meglio queste sfide con competenza e sicurezza, sia che si tratti di prestare pronto soccorso dopo una puntura di medusa o di diagnosticare e trattare un avvelenamento da tossine marine – commenta Daniele Manno, istruttore di Remote e Military Life Support nel nuovo corso Consulcesi – Inoltre, i professionisti della salute devono essere in grado di comunicare in maniera chiara le raccomandazioni su come comportarsi nei diversi scenari ai pazienti che si preparano a partire per le vacanze. Solo così possiamo godere appieno delle meraviglie del Mediterraneo, in tutta sicurezza”.

Massimo Tortorella

Responsabilità professionale medica: SIMLA stipula accordo con SanitAssicura

Si tiene fino all’8 giugno a Catania il 46° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Legale. Nell’ambito dell’incontro verranno discussi e
presentati gli scenari di cambiamento a seguito dell’attuazione dei decreti della Legge Gelli per la responsabilità professionale medica in ambito di consulenza medico legale. L’evento sarà l’occasione anche per lanciare
l’accordo SIMLA SanitAssicura che consente ai medici legali di accedere a
polizze agevolate, formazione continua e consulenze gratuite
Un ecosistema di servizi assicurativi, formazione e aggiornamento professionale oltre che a un insieme di risorse, tool e convenzioni riservati ai Medici Legali associati a SIMLA. È quanto prevede l’accordo raggiunto
tra SIMLA-Società Italiana di Medicina Legale e SanitAssicura, gruppo Consulcesi.
Cosa cambia con i decreti attuativi
Con la pubblicazione dei decreti attuativi della Legge 24, la cosiddetta Legge Gelli-Bianco, inizia concretamente il processo di riforma in ambito di responsabilità professionale medica, dove il sistema assicurativo gioca un ruolo fondamentale. Il testo di legge disciplina diversi aspetti relativi alla
responsabilità degli esercenti le professioni sanitarie, delineando ad esempio l’obbligo di assicurazione per tutti i medici e, quindi, anche per i medici legali.
Cosa prevede l’accordo
Per andare incontro alle esigenze dei propri associati, SIMLA ha stipulato un accordo con SanitAssicura. Questo, facilitato dalla collaborazione con Assimedici in qualità di Broker, offre ai soci di SIMLA una serie di vantaggi esclusivi e servizi assicurativi di alta qualità. Ecco cosa prevede questa  convenzione.

Servizi e polizze Assicurative per gli iscritti SIMLA
L’offerta include due polizze assicurative pensate per rispondere alle esigenze specifiche degli specialisti in Medicina Legale: una polizza di Responsabilità professionale, una polizza di Tutela Legale e l’accesso gratuito ad un insieme di servizi offerti da Consulcesi Club.
La polizza di responsabilità professionale è conforme ai recenti requisiti dei decreti attuativi della Legge Gelli-Bianco, copre la responsabilità professionale nell’attività di libera professione e colpa grave in ambito lavorativo, sia pubblico che privato. Include retroattività di 10 anni senza scoperto né franchigia, estendendosi anche ad alcune attività non specificamente legate alla medicina legale, come la sostituzione del medico di medicina generale. La polizza di tutela legale penale copre le spese sostenute dall’assicurato
quando deve difendere i suoi diritti ed interessi, nel caso di controversie penali, sia in ambito stragiudiziale che in tribunale.
Accesso a Consulcesi Club
Inoltre, il socio SIMLA avrà la possibilità di iscriversi gratuitamente alla piattaforma di Consulcesi Club che dà accesso a un ecosistema di numerosi servizi dedicati; corsi di formazione per un totale di 10 crediti Ecm;
Elenco Professionisti per favorire il networking; tool e risorse pratico-operative; consulenza e assistenza dedicate.
Pronto Assicuratore
La convenzione prevede, inoltre, per tutti gli iscritti un servizio gratuito di consulenza denominato “Pronto Assicuratore”. Questa prestazione fornirà assistenza immediata ai Soci di SIMLA riguardo a polizze, coperture, denunce di sinistri e altre necessità assicurative. Il servizio ha lo scopo di supportare i Soci SIMLA in maniera professionale e completa: dalla valutazione delle polizze già stipulate alla stesura di nuovi preventivi basati sulle proprie necessità professionali e sulla propria specializzazione.
“Una nuova offerta che testimonia l’impegno di SIMLA nel fornire vantaggi significativi e supporto continuo ai propri soci, rafforzando in questo modo il valore dell’iscrizione alla Società Scientifica che è ormai punto di riferimento del mondo medico legale italiano”, spiega il professore Franco Introna, presidente dalla Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni e delle Scienze Forensi e Criminalistiche.
“Una buona assicurazione è indispensabile per lavorare al meglio e un medico legale che svolge la sua professione con serenità è un guadagno per il Servizio Sanitario nazionale e per i pazienti”, dichiara Simone Colombati, Amministratore di SanitAssicura.
Per ulteriori dettagli, consultare la documentazione completa della convenzione al sito www.simla.it.

Massimo Tortorella

Dovete da’ er fritto, chi demonizza la frittura dovra’ ricredersi

La frittura, infatti, non va vista in ogni caso come un piacere proibito e quindi come un nemico per la nostra salute. Infatti, ci sono alcuni alimenti che, fritti a determinate condizioni, possono essere anche più salutari che se preparati con altri metodi di cottura. «La frittura è spesso demonizzata e si dà per scontato che ogni dieta la escluda, e invece non è affatto così», conferma Serena Missori, endocrinologa, nutrizionista e docente del corso della serie formativa “Gusto è Salute”, organizzata da Consulcesi.
«La frittura a immersione e alla giusta temperatura ha un effetto “colagogo”, cioè di pulizia del fegato e della colecisti, e favorisce la funzione intestinale», aggiunge l’esperta. Ottima quindi anche una volta a settimana per aiutarci a fare le pulizie ma attenzione se si soffre di calcoli alla colecisti perché in questo
caso si potrebbe innescare una colica
Tuttavia, resta il fatto che l’olio riscaldato a elevate temperature può causare la formazione di sostanze tossiche[…] che possono aumentare il rischio di sviluppare il cancro […]. «Inoltre gli alimenti fritti, specialmente se si utilizza poco olio, possono assorbire parte dell’olio aumentando il loro apporto calorico, il trucco è immergere totalmente l’alimento nell’olio affinché si cuocia contemporaneamente su tutti i lati»,
[…] Ma non bisogna lasciarsi scoraggiare da queste «controindicazioni».
«Ci sono infatti delle piccole accortezze che possono fare la differenza e, di conseguenza, possono aiutare a limitare queste problematiche», suggerisce Missori. «È per esempio importante scegliere l’olio giusto in cui friggere gli alimenti. L’olio extravergine di oliva continua rimane sempre la scelta migliore. […] . Ed è fondamentale controllare, per esempio con un termometro da cucina, che la temperatura non aumenti eccessivamente e che si mantenga inferiore a 170 °C». […] «Mangiare cibi fritti tutti i giorni, ovviamente,
non va bene», precisa Missori. «Ma una o due fritture alla settimana sono concesse in una dieta sana e varia», aggiunge. Mai quindi lasciarsi ingannare dagli eccessi, alimentati da vecchi luoghi comuni e false credenze.

Massimo Tortorella

Consulcesi Club: una guida per la gestione dei dati personali sulle app sanitarie

Dopo il compendio emanato dal Garante della privacy, Consulcesi Club fornisce una nuova guida dedicata alla gestione dei dati personali nelle app sanitarie
Le applicazioni di messaggistica, le e-mail, gli SMS e altre piattaforme digitali sanitarie hanno registrato una crescita significativa, in particolare a seguito della pandemia. Tuttavia, questa crescita pone importanti questioni sulla gestione dei dati personali dei pazienti.
È fondamentale garantire che i dati sensibili dei pazienti siano trattati con il massimo rispetto per la privacy e la sicurezza, adottando protocolli rigorosi per la protezione dei dati e conformandosi alle normative sulla privacy emanate dal GDPR in Europa. Proprio per questo, Consulcesi Club ha rilasciato una nuova guida dedicata alla gestione dei dati personali nelle applicazioni e nelle piattaforme sanitarie, fornendo spiegazioni dettagliate e supporto pratico.
Simona Gori, Responsabile di Consulcesi Club, ha commentato: “Questa guida è un fondamentale punto di riferimento per i professionisti del settore sanitario e per le aziende sviluppatrici”.
Il boom dell’uso delle app
Un’indagine condotta dall’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano, con la partecipazione di Consulcesi Homnya, ha rilevato che le app di messaggistica generiche sono le più impiegate per le interazioni con il proprio medico, utilizzate dal 59% dei rispondenti, seguite dalle e-mail al 57%, dagli SMS al 36% e dalle piattaforme dedicate al 20%. In risposta a questo trend, il Garante per la Privacy aveva, in precedenza, emesso un documento dettagliato sul corretto trattamento dei dati personali tramite
piattaforme web e app. La guida fornita da Consulcesi Club offre spiegazioni chiare e approfondite su come questi dati dovrebbero essere gestiti all’interno di tali strumenti digitali.

I contenuti della guida Consulcesi Club
I dati sulla salute: la guida definisce cosa si intende per dati sanitari secondo il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) e quali categorie di dati rientrano in questa definizione. Viene spiegata l’importanza della distinzione tra dati anonimi e dati personali sensibili.
Finalità e basi giuridiche del trattamento: sono illustrate le condizioni legali necessarie per il trattamento dei dati personali, inclusi il consenso informato dei pazienti, l’adempimento di obblighi legali e la protezione degli interessi vitali degli individui.
Divieto di diffusione a terzi: la guida evidenzia le misure tecniche e organizzative che le piattaforme devono adottare per prevenire accessi non autorizzati ai dati personali dei pazienti. Viene sottolineata l’importanza
della crittografia, dell’anonimizzazione e della limitazione dell’accesso ai dati.
Valutazione d’impatto: viene spiegato l’obbligo per i gestori delle piattaforme di effettuare una valutazione d’impatto sulla protezione dei dati (DPIA) prima di lanciare nuove app o funzionalità che trattano dati personali, per identificare e mitigare i rischi per la privacy.
Responsabilità e ruoli: la guida distingue chiaramente tra i ruoli di titolare e responsabile del trattamento dei dati, delineando le responsabilità di ciascuno e fornendo esempi pratici di contratti e accordi necessari per la conformità legale.

Informazioni agli utenti: la guida fornisce linee guida su come informare correttamente gli utenti riguardo alla raccolta, all’uso e alla protezione dei loro dati personali, inclusa la redazione di informative privacy
chiare e comprensibili.
Un impegno verso la sicurezza dei dati
Consulcesi Club si dedica a sostenere i professionisti del settore sanitario e le aziende nello sforzo di aderire alle normative europee sulla privacy, enfatizzando la sicurezza e la confidenzialità dei dati personali. La loro
guida costituisce un avanzamento importante per garantire che l’innovazione tecnologica nel settore sanitario si sviluppi nel pieno rispetto dei diritti dei pazienti e delle leggi esistenti.

Massimo Tortorella

Tumori, Consulcesi: Aria pulita sostiene Bicinrosa contro cancro al seno

L’azione collettiva ‘Aria pulita’, che Consulcesi porta avanti per difendere il diritto di tutti i cittadini alla salute e a vivere in un ambiente sano, sostiene Bicinrosa, la pedalata solidale organizzata dalla Fondazione Policlinico universitario Campus Bio-Medico dedicata alla ricerca contro il tumore al seno e alla promozione di stili di vita corretti, in programma il 7 aprile per le vie del centro storico di Roma.
Sempre più dati – si legge in una nota – confermano l’associazione tra l’esposizione a lungo termine all’inquinamento atmosferico da polveri sottili e il rischio di cancro al seno, oltre a molte altre patologie, da quelle respiratorie e neurologiche a quelle legate all’apparato riproduttivo, solo per citarne alcune. In questo contesto, “Consulcesi ritiene fondamentale aumentare l’attenzione pubblica sull’importanza di vivere in un ambiente sano e respirare aria pulita e sollecitare azioni efficaci e tempestive da parte delle autorità competenti a sostegno di questi obiettivi – afferma Simona Gori, direttore generale Consulcesi Group – Per questo non poteva mancare il sostegno di Aria pulita a Bicinrosa. Intervenire ora, senza più deroghe” sul ripristino della qualità dell’aria e degli ecosistemi, in nome del diritto universale di vivere in un
ambiente sano, è infatti l’appello che l’azienda di riferimento in ambito legale e formativo per i professionisti sanitari rilancia attraverso l’azione collettiva e, oggi, anche attraverso il sostegno alla pedalata solidale promossa dalla Breast Unit della Fondazione Campus Bio-Medico.
L’inquinamento dell’aria – ricorda Consulcesi – rappresenta una vera e propria minaccia per la salute delle persone, a partire dai più fragili e dai bambini. Sempre più studi confermano che il rischio di cancro al seno cresce significativamente all’aumentare dell’esposizione a polveri sottili. Uno studio presentato recentemente al Congresso europeo di oncologia (Esmo) di Madrid dimostra un aumento del rischio di cancro pari al 28% quando l’esposizione all’inquinamento atmosferico da polveri sottili (Pm 2.5) aumenta di
10 μg/m3, approssimativamente equivalente alla differenza nella concentrazione di particelle Pm2.5 tipicamente osservata nelle aree rurali rispetto a quelle urbane d’Europa. Per questo, ridurre quanto prima
l’inquinamento atmosferico fino a raggiungere i livelli raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) si conferma ancora una volta una priorità fondamentale anche, ma non solo, nella lotta contro
i tumori.
Per dare voce alla preoccupazione dei cittadini che hanno respirato e continuano a respirare aria ‘avvelenata’, come accertato dalla Corte di Giustizia europea con due storiche sentenze (del 10 novembre
2020 e del 12 maggio 2022), il team di legali Consulcesi ha deciso di avviare un’azione collettiva, volta a chiedere un risarcimento e più tutele per la salute di tutti. In totale, sono circa 40 milioni i cittadini costretti a respirare aria malsana e potenzialmente dannosa per la salute e che, per questo, possono richiedere un risarcimento allo Stato e alle Regioni, aderendo all’azione collettiva Aria pulita. Partecipando all’iniziativa si avrà quindi non solo la possibilità di ottenere un risarcimento equo per la violazione del diritto a vivere in un ambiente salubre, ma anche di prendere in mano la salute propria e quella dei propri cari. Per aderire basta dimostrare, attraverso un certificato storico di residenza, di aver risieduto tra il 2008 e il 2018 in uno o più dei territori coinvolti. Per scoprire se e come partecipare all’azione legale, Consulcesi mette a disposizione il sito di Aria pulita: aria-pulita.it.

Massimo Tortorella

Life Science Excellence Awards 2023. Mantoan (Agenas): ”Sanità digitale per rendere Ssn un modello davvero innovativo”

Nel corso della serata finale del premio, Special Prize anche per la Bebe Vio Academy. Svelati tutti i “TOP 5” per ogni categoria in gara. C’è tempo fino al 24 aprile per sottomettere i Progetti per l’edizione 2024

Una serata di festa per celebrare l’innovazione nelle life science ha chiuso il ciclo di eventi dei Life Science Excellence Awards 2023, il premio, promosso da Sics – Società Italiana di Comunicazione Scientifica e Sanitaria, nato per riconoscere, e far conoscere, i migliori progetti che hanno contribuito all’eccellenza e alla trasformazione del settore della salute. Oltre 300 le personalità del mondo sanitario, scientifico e del comparto industriale del settore delle lifescience che hanno preso parte a Roma all’evento conclusivo della quarta edizione dei Life Science Excellence Awards.
“Dobbiamo lavorare tutti insieme per far sì che il nostro sistema sanitario nazionale torni ad essere un punto di riferimento per tutti i cittadini e possa riuscire a rispondere nel miglior modo possibile alle richieste di sanità”, ha detto Domenico Mantoan, Direttore Generale Agenas. A Mantoan è stato conferito nel corso della serata un premio speciale da parte dei direttori dei giornali del gruppo (Quotidiano Sanità, Popular Science, Sanità Informazione e i 33 Medical Magazine) “per aver guidato l’Agenzia – questa la motivazione- fino al riconoscimento della stessa quale Agenzia nazionale per la sanità digitale. Una sfida ambiziosa e d’importanza strategica per la trasformazione in chiave PNRR del Servizio Sanitario Nazionale che, nella trasformazione digitale, identifica lo snodo principale per esaltarne principi e valori anche per il
futuro, a vantaggio e salvaguardia di tutti i cittadini italiani”.
“Dopo tanti anni di stagnazione – ha sottolineato Mantoan – osservo come il nostro servizio sanitario stia vivendo un momento di grande innovazione. Il nostro Servizio sanitario nazionale vanta professionisti di altissimo livello – ha rimarcato – che hanno dimostrato tutto il loro valore durante i tre anni di pandemia. È giunto ora il momento di riformarlo nell’interesse di tutti i cittadini, affinché possa mantenere il suo carattere universalistico nel garantire le migliori cure a tutti i pazienti. Non è facile in un Paese complicato
come il nostro – ha quindi aggiunto Mantoan – fare perno anche sulla digitalizzazione del sistema, ma credo che alla fine del percorso riusciremo davvero a far diventare la sanità italiana un modello innovativo”.
Oltre al premio conferito a Mantoan è stato assegnato dalla giuria del Lifescience Excellece Awards un premio speciale dedicato alla inclusione. Sul palco Massimo Tortorella, Presidente del Gruppo Consulcesi, ha consegnato il riconoscimento alla Bebe Bio Academy, un progetto pensato da Bebe Vio, organizzato e gestito dall’Associazione art4sport ONLUS, premiato come progetto dell’anno. “In un mondo che corre velocemente – questa la motivazione – c’è chi si distingue per la capacità di lasciare un’impronta indelebile nel tessuto sociale, abbattendo le barriere e rendendo lo sport uno strumento di inclusione. Questa realtà si è distinta per l’innovazione, l’eccellenza e l’impegno costante nel portare avanti valori di solidarietà e
crescita personale, dimostrando che gli ostacoli possono trasformarsi in trampolini di lancio verso nuovi traguardi”.
Impegnata a Parigi per un evento sportivo, Bebe Vio ha ringraziato la Giuria con un messaggio video.
La serata di premiazione è stata preceduta a febbraio dal “Festival dell’Innovazione”, una serie di 9 Talk Show che hanno visto alternarsi CEO, C-Level, General Manager delle aziende pharma ed esperti nelle lifescience su temi di grande attualità. Di straordinaria ricchezza anche i progetti vincitori selezionati dagli oltre 500mila medici e farmacisti iscritti alla Community di Welfare Link che per sei mesi hanno potuto votare online i progetti vincitori grazie a una imponente campagna di comunicazione realizzata grazie a un
mix di strumenti editoriali, social e di advertising che ha attraversato per sei mesi tutti i canali editoriali del mondo Homnya-Sics.
La campagna di comunicazione, finalizzata a promuovere le eccellenze su oltre 32 magazine del gruppo Sics, ha superato anche quest’anno i 9 milioni di contatti con più di 19 mila votanti attivi. A questi numeri si aggiungono i quasi 4 milioni di contatti ottenuti sui canali social (Facebook, Twitter, Linkedin e Instagram) di Popular Science, Sanità Informazione e Quotidiano Sanità.
Tra le Aziende più premiate in tutte le categorie ci sono Pfizer con 9 riconoscimenti, GSK con 8, Astra Zeneca con 5 e Sanofi e Bayer con 4 riconoscimenti. La dead line per la sottomissione dei progetti per
l’edizione 2024 è stata fissata al prossimo 24 aprile.

I “TOP 5” DEGLI EXCELLENCE AWARDS 2023
BEST COMMUNICATION CAMPAIGN OF THE YEAR
BAYER ITALIA – CITROSODINA “LIBERI CON UN BURP!”
GSK – ONCE UPON A TIME
JOHNSON & JOHNSON MEDTECH – PUNTI DI DIFFERENZA
PROCTER & GAMBLE – IN BOCCA ALLA SALUTE
SANOFI – FERMATA MIELOMA MULTIPLO
BEST COMMUNICATION PROJECT OF THE YEAR
CHIESI GLOBAL RARE DISEASES – IL PAESE DELLE RARITÀ
GSK – MISSING B
VIATRIS – PrEPARATI
NOVARTIS – PASSI DI SALUTE
PFIZER – GET TO KNOW COVID
BEST CSR PROJECT OF THE YEAR
GEDEON RICHTER – L’ETÀ DI MEZZO
JOHNSON & JOHNSON MEDTECH – SERVICE & SOLUTIONS GREEN CARDS
MEDTRONIC – HOPENWEEK-ALCUORENONSICOMANDA
NOVO NORDISK – CIRCULAR FOR KIDS
PFIZER – PINK HEALTHY OCTOBER

BEST DIGITAL CAMPAIGN OF THE YEAR
ALFASIGMA – STEP BY STHEP
ALNYLAM PHARMACEUTICALS – LIVING WITH PORPHYRIA
IBSA ITALY – TICKET TO LOVE
PFIZER – COVID LEGACY
ROCHE – MEET2TALK
BEST DIGITAL PROJECT OF THE YEAR
BAYER ITALIA – DICO SANITÀ
BOEHRINGER INGELHEIM – CONNECT2ME
DAIICHI SANKYO ITALIA SPA – CARDIOTECH ACCELERATOR
ELI LILLY ITALIA – IXPAND – TALKING POINTS ABOUT SPONDYLOARTHRITIS
MEDTRONIC – WEPARTNER ONLINE
BEST ECM EDUCATION PROGRAM OF THE YEAR
ALFASIGMA – IL VALORE DELLA COMPETENZA PER LA MEDICINA GENERALE
ALNYLAM PHARMACEUTICALS – SHERLOCK STONES
ASTRAZENECA – CARDIOLOGIA SENZA FRONTIERE
BOEHRINGER INGELHEIM – METABOLISMO, VIAGGIO ALLA SUA SCOPERTA
VIATRIS – LA DISINFEZIONE

BEST EVENT OF THE YEAR
ADVANZ PHARMA- LIVER ACADEMY – PBC CHAPTER
ASTRAZENECA – MSD – PARPI SUMMIT
KYOWA KIRIN – MAKE A MARK SHARING EXPERIENCE
ROCHE – OUTSIDE THE CLOCK
VIATRIS – MYACADEMY
BEST HR PROJECT OF THE YEAR
BOEHRINGER INGELHEIM – DOGS AT WORK
CHIESI ITALIA – SII COME DONNY! OGNI GOCCIA È IMPORTANTE
IPSEN S.P.A. – COMMUNITY DAY-BEACH CLEAN UP
LI. PHARMA – ENERGIE POSITIVE-RICERCA IL CAMBIAMENTO
PFIZER – #ITS IN OUR BLOOD
BEST INNOVATIVE DEVICE & DIGITAL THERAPEUTICS OF THE YEAR
ASTRAZENECA – KIDNEYOU
BAYER ITALIA – TERAPIU’
IBSA ITALY – COLECALCIFEROLO: TECNOLOGIA CHE SEMPLIFICA
MEDTRONIC – SMART MDI
THERAS LIFETECH – LIBERNESS® THE FIRST ITALIAN DIGITAL THERAPY FOR OBESITY
BEST INNOVATIVE DRUG OF THE YEAR
ALEXION PHARMA ITALY – ECULIZUMAB
ASTELLAS PHARMA – ROXADUSTAT
GSK – DOSTARLIMAB
JAZZ PHARMACEUTICALS – CANNABIDIOLO

NOVAVAX – THE NOVAVAX’S RECOMBINANT NANOPARTICLE VACCINE PLATFORM & TECHNOLOGY
BEST MARKET ACCESS & PUBLIC AFFAIR PROGRAM OF THE YEAR
ASTRAZENECA – MERIDIA
BOEHRINGER INGELHEIM – GPP: MODELLI ORGANIZZATIVI E PATIENT JOURNEY DI UNA MALATTIA ULTRA
RARA
GILEAD SCIENCES – FORUM RISK MANAGEMENT L’EMERSIONE DEL SOMMERSO DELLE MALATTIE INFETTIVE
IN ITALIA: MODELLI ORGANIZZATIVI A CONFRONTO
IPSEN S.P.A.- DEDALO
SOBI ITALIA – LABORARE
BEST MARKETING EDUCATION PROGRAM OF THE YEAR
ALCON – DROPS
ALFASIGMA – TI INSEGNO IO!
IBSA ITALY – ALL IPO
MEDTRONIC – SICVE YEP: YOUNG EDUCATIONAL PROJECT
NESTLÉ ITALIA – BUONGIORNO CON NUTRIPIATTO
BEST MARKETING PROJECT OF THE YEAR
ASTRAZENECA- BREATHINK – AL TUMORE DEL POLMONE CI PENSIAMO INSIEME
BAYER ITALIA – ON-TRACK: DA ZERO AL CENTRO
GSK – PAC-MENB
PFIZER -AMISTAD – ANTIMICROBIAL STEWARDSHIP TARGETING DECK
VIATRIS – PREGABALIN NEL TRATTAMENTO DEL DOLORE NEUROPATICO
BEST MULTI TARGET & MULTICHANNEL PROJECT OF THE YEAR
ADVANZ PHARMA – PBCHANGE COMMUNITY
ALFASIGMA – CORTIGRAM
GSK – SOS OCS IN SEVERE ASTHMA
GSK – L’EVOLUZIONE DIGITALE DELL’INFORMAZIONE SCIENTIFICA
PFIZER – CONTACT FOR CHANGE
BEST PATIENT ADVOCACY DIGITAL CAMPAIGN OF THE YEAR
GRÜNENTHAL ITALIA – DIMENSIONE SOLLIEVO
GSK – WOMENCARE
IBSA ITALY – NON DIRE TIROIDE
PFIZER – ONCOWELLNESS
SANOFI – ECOSISTEMA DIGITALE DERMATOPIA
BEST PATIENT ADVOCACY PROGRAM OF THE YEAR
CHIESI ITALIA – I NUOVI NOI
PFIZER – COSÌ PREVIDENTE
PIERRE FABRE PHARMA – THE BEST OF TOMORROW
SANOFI – STORIE (IN)VISIBILI
SOBI ITALIA – ITP IN VIAGGIO CON WERLHOF
BEST PATIENT SUPPORT PROGRAM OF THE YEAR
GILEAD SCIENCES – STIGMA INVISIBILE
PFIZER – LIBERATEVI – TEV E CANCRO
ROCHE – DOTTORE, POSSO CHIEDERLE?
TAKEDA ITALIA – SBS CARE

ALEXION PHARMA ITALY – ARCO
BEST SCIENTIFIC COLLABORATION PROGRAM OF THE YEAR
ADVANZ PHARMA – CEFTOCURE
CHIESI ITALIA – GROUND STUDY

GSK- BOARD PRISMA PREVENTIVE IMMUNIZATION STRATEGIES: MAXIMIZE COVERAGES ON ADULTS AT-
RISK

PROCTER & GAMBLE – ROUTINE DELLA BUONANOTTE
SANOFI – PEDI-BURDEN

Massimo Tortorella

Sergio Liberatore è il nuovo Ceo di Homnya

Homnya, società del Gruppo Consulcesi, azienda Data-Marketing Media Company, è lieta di annunciare la nomina di Sergio Liberatore a nuovo Amministratore Delegato

Con una carriera ricca di successi e una profonda esperienza nel campo delle lifescience, Liberatore guiderà Homnya verso nuovi traguardi – spiega Massimo Tortorella Presidente del Gruppo Consulcesi – Questa nomina, che arriva in un momento di significativa crescita e potenziamento, per Homnya sottolinea l’impegno dell’azienda verso l’innovazione e la sostenibilità nel mercato dei servizi al settore farmaceutico e biomedicale”.
“Sono onorato di poter guidare una realtà italiana così innovativa e stimolante. Questa opportunità rappresenta per me un impegno a proseguire nella strada dell’eccellenza. – spiega Sergio Liberatore – I traguardi raggiunti finora sono per tutti noi un incredibile stimolo per continuare a migliorarci, con l’obiettivo di mettere creatività, contenuti e dati al servizio di persone e aziende, trasformandoli in nuove forme di informazione e comunicazione medico scientifica.”
Sergio Liberatore, laureato in Medicina all’Università Cattolica di Roma specializzandosi successivamente in Medicina Interna, è stato dal 2008 Amministratore Delegato e General Manager di IMS Health, ora IQVIA
Italia in seguito alla fusione con Quintiles. Precedentemente ha lavorato in Bristol-Myers Squibb, Schering AG e Bayer Healthcare, gestendo le affiliate locali in Italia, Stati Uniti e UK.
Homnya nata lo scorso anno dalla fusione dell’agenzia Docta Comunicazione con PKE (specializzata in gestione dei dati dei professionisti sanitari), grazie ad un approccio creativo e data & digital driven è il punto di riferimento nella fornitura di percorsi innovativi di marketing e comunicazione alle aziende delle
Lifescence. Homnya sviluppa progetti integrati con la controllata SICS (Società Italiana di Comunicazione Scientifico Sanitaria), la Health Media Company e più grande content factory del sistema sanitario italiano,
nonché casa editrice dei giornali online Quotidiano Sanità, Popular Science e Sanità Informazione e di più di 40 riviste specializzate.